L'errore. Beniamino Zuncheddu - storia di un innocente condannato all'ergastolo

La Biblioteca dell'identità presenta "L'errore. Beniamino Zuncheddu - storia di un innocente condannato all'ergastolo" di Maria Francesca Chiappe. Tre morti e un ferito: è l’alba del 9 gennaio 1991, la tremenda scoperta viene fatta dalle mogli delle vittime. Il sopravvissuto non è in grado di riconoscere il killer perché aveva il volto coperto da una calza da donna. Lo dice a un carabiniere sull’ambulanza e anche ai giornalisti che lo intervistano in ospedale. Ma, di lì a qualche giorno, cambia versione e dichiara di aver mentito per paura, in realtà ha visto in faccia l’assassino ed è pure in grado di riconoscerlo attraverso una fotografia. Così, la sera del 28 febbraio, il servo pastore di Burcei Beniamino Zuncheddu viene arrestato. Ha 27 anni e si dichiara innocente. Detenuto modello, dopo molti anni chiede la grazia ma gli viene negata. Spera sempre nella revisione del processo fino a quando si scopre che il sopravvissuto alla strage e testimone principale del caso non ha visto il killer in faccia, contrariamente a quanto sostenuto. Anche l’altro testimone ammette di non aver assistito alle minacce. Cadono i due pilastri dell’accusa e Beniamino Zuncheddu viene assolto. Sono passati 33 anni.